Monet e gli Impressionisti.
Claude Monet - Passeggiata ad Argenteuil

Monet e gli impressionisti.

Capolavori dal Musèe Marmottan

A Bologna, fino al 14 febbraio 20201, sarà possibile visitare la mostra “Monet e gli impressionisti“, non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di vedere questi capolavori dal vivo.

La mostra è allestita all’interno di Palazzo Albergati in Via Saragozza n. 28. 

Abbiamo partecipato ad una visita guidata organizzata da Anna Brini, questo ci ha permesso di apprezzare maggiormente la mostra. Ad ogni partecipante viene consegnata una radiolina collegata al microfono della guida, pertanto tutti possono sentire chiaramente la spiegazione. Insieme al microfono vi vengono consegnati anche gli auricolari ma potrete utilizzare anche quelli del vostro cellulare.

La visita puo’ durare al massimo 55 minuti, pertanto non avrete tempo per ammirare in tutta libertà le tele. Non è consentito fare due volte il giro della mostra.

Ci siamo trovati all’esterno alcuni minuti prima dell’orario di inizio della visita, ha fatto la premessa alla mostra cosi’ da sfruttare al meglio il tempo all’interno della mostra.

Vi consiglio di partecipare ad una visita guidata, apprezzerete maggiormente i capolavori che ammirerete.

Non mi sento di consigliare la visita guidata ai bambini, il tempo è troppo poco e le spiegazioni troppo concise non penso possano essere comprese pienamente dai bambini.

Monet - Ninfee

Cosa vedrete......

La mostra celebra quel movimento artistico straordinario che ha cambiato per sempre il modo di dipingere. E’ possibile ripercorrere tutte le tappe dell’impressionismo: abbandono delle regole accademiche, nuova scelta dei soggetti con il paesaggio che diventa protagonista, uscite dall’atelier per dipingere “en plein air” cercando di catturare la luce. Luce che diventa l’elemento fondamentale attraverso il quale guardare  e vedere ogni cosa.

Sono esposte 57 opere di Monet che spaziano dalle “Ninfee” a “Il ponte giapponese” a “La Senna a Port Villez, effetto di sera” o “effetto rosa” a “Glicini”. All’interno della mostra, oltre a Monet potrete ammirare capolavori di altri impressionisti: Ritratto di Madame Ducros (1858) di Degas; Ritratto di Julie Manet (1894) di Renoir – opere inedite per il grande pubblico perché mai uscite dal Musée Marmottan Monet. È il caso di Ritratto di Berthe Morisot distesa (1873) di Édouard Manet, Il ponte dell’Europa, Stazione Saint-Lazare (1877) di Claude Monet e Fanciulla seduta con cappello bianco (1884) di Pierre Auguste Renoir.

Anche le donne ne hanno fatto parte...........

Ho scoperto con grande piacere che anche una donna ha fatto parte del filone degli impressionisti. Benché non se ne parli molto, Berthe Morisot fu una prolifica artista, sebbene con tutte le limitazioni dell’epoca, iniziata alla pittura “en plein air” da Corot e legata a Eugène Manet sentimentalmente. Nonostante la bravura e le capacità, alla sua morte venne sepolta nella tomba di famiglia del marito con una lapide sulla quale spicca l’epigrafe “Berthe Morisot, vedova di Eugène Manet”, senza nessun cenno della sua feconda carriera di artista; del resto, anche il suo certificato di morte reca la dicitura “senza professione”.

La Senna l’ho dipinta per tutta la vita, a tutte le ore, in ogni stagione. Non me ne sono mai stancato; per me è sempre nuova.

Claude Monet

Citazioni raccolte dalle memorie dell’uno o dell’altro artista, vi accompagnano durante tutto il percorso alternandosi ai dipinti, confermando il profondo legame tra i linguaggi e le “arti” che, spesso, corrono parallele.

Quando si tratta di un paesaggio, amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso.

Pierre-Auguste Renoir

Camille Pissarro - Boulevard Esterni, effetto di neve
Camille Pissarro
Berthe Morisot - Sottobosco in autunno
Berthe Morisot

Informazioni Generali

Non c’è il servizio guardaroba, non è consentito introdurre zaini, caschi, ombrelli lunghi. 

E’ consentito scattare fotografie ma senza l’utilizzo del flash.

Per altre informazioni potete visitare il sito dedicato alla mostra.

Come Raggiungere Palazzo Albergati

Palazzo Albergati si trova in Via Saragozza 28. Attenzione, si trova in una zona a traffico limitato.

A piedi dal centro di Bologna: partendo da Piazza Maggiore, procedere lungo Via D’Azeglio, svoltare a destra in Via de’ Carbonesi e poi a sinistra in Via Collegio di Spagna, infine di nuovo a destra in via Saragozza percorrendola per circa 200 metri.

In autobus dalla Stazione Centrale
: l‘autobus da prendere dalla stazione ferroviaria per raggiungere Palazzo Albergati è il 33, fermata Aldini. Per ulteriori informazioni su linee e orari consultare il sito www.tper.it

In automobile: in zona ci sono parcheggi a pagamento, oppure potrete provare a cercare parcheggi lungo le stradine che si affacciano su via Saragozza fuori porta.

Palazzo Albergati

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